Dialogo con le famiglie: assemblea dei genitori della Playschool
Playschool ha da sempre favorito un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco con le famiglie. Le famiglie vengono coinvolte nella condivisione delle finalità educative e nella progettazione.
Playschool valorizza il ruolo delle famiglie come protagoniste attive di percorsi educativi. Infatti, per il benessere del bambino è importante che i genitori partecipino alla realtà del servizio e che il rapporto tra il personale e le famiglie sia caratterizzato da fiducia, scambio di informazioni e cooperazione.
Oggi nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea con il seguente ordine del giorno:
– Presentazione del programma educativo e scolastico dell’a.s 2024-2025
– Descrizione dei progetti
– Elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe.
In apertura di riunione Sandra Fava, la direttrice scolastica, ha presentato il programma educativo e scolastico dell’a.s. 2024-2025 e i seguenti progetti:
“Playschool in fabula”
“English for fun”
“Attività motoria”
A seguire la maestra Emanuela Longini ha presentato il progetto “Attività musicale” che curerà durante l’anno scolastico.
La direttrice scolastica ha illustrato, infine, i compiti dei rappresentanti di classe ricordando che:
1. Tutti i genitori hanno diritto di voto.
2. Non è consentito il voto per delega.
3. Tutti sono eleggibili.
4. Si esprime una sola preferenza.
5. Viene eletto un rappresentante per sezione.
6. In caso di parità si procede con il sorteggio.
Si è proceduto, quindi, alla votazione distribuendo ai genitori una scheda e poi alla proclamazione dei risultati.
Ottima la partecipazione dei genitori, e ne siamo davvero contenti. Lo scopo comune è condividere e portare avanti insieme, ognuno con il proprio ruolo, lo stesso obiettivo educativo rappresentato dal crescere e dall’educare i figli/alunni.
I bambini sono, dunque, i principali beneficiari di contesti partecipativi, ma sono in realtà gli adulti i protagonisti della costruzione di questi contesti. La partecipazione non è solo un dato individuale, ma è anche un fatto sociale in quanto sviluppa un processo di crescita delle persone e dei contesti rappresentando una grande sfida che coinvolge, non solo il futuro dell’educazione scolastica, ma soprattutto il futuro stesso della comunità.